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Se penso ai primi tempi in cui ho iniziato a coniugare la mia passione per la cucina con quella per il mondo di internet, mi sembra passata una eternità…talmente tanto tempo che sono dovuta tornare a guardare sul blog che ha fatto comparire le mie ricette per primo, il famoso portale VeganBlog, per poter dare una data di inizio alla mia vita da un po’ imbranata, ma sicuramente fantasiosa e appassionata, divulgatrice di ricette.
Era il lontano Aprile 2011 quando decisi di oltrepassare la barriera dello schermo del mio pc per contribuire a popolare il mondo dei blog con le mie ricette di cucina naturale, vegana e vegetariana…ambito forse un po’ di nicchia, ma non poteva essere altrimenti dato che mi ero avvicinata a quel mondo per curiosità e sete di conoscenza, per poi farne la mia scelta di vita.
Se penso che allora non sapevo neanche cosa volesse dire foodblog e ad oggi mi ritrovo con un sito che ho costruito da sola, ben 4 profili social discretamente (e soprattutto gratuitamente cioè spontaneamente) seguiti, e una bellissima rete di amiche che condividono la mia stessa passione…il mio cuore viene invaso da una bella sensazione di felicità.
Certo, la strada da fare per diventare una foodblogger con i fiocchi – cosa che sembra essersi insinuata nel mio cassetto dei sogni – è ancora lunga, ma guardando al percorso fatto finora, sentendo la mia passione crescere ogni giorno di più…chissà che io non riesca ad avvicinarmi al quella meta sul serio 😉
Se così non sarà, non lo considererò un fallimento perché ogni commento ricevuto, ogni complimento o richiesta di consiglio, ogni saluto che ricevo dalle altre blogger è per me quanto di più prezioso per sentirmi utile ed amica, valori preziosi che sento di essermi in qualche modo guadagnata e che niente potrà mai sminuire.
Se siete riusciti a leggere fino qui questa riflessione, a tratti malinconica, vi rassicuro dicendo che è giunta al suo termine, e mi giustifico rivelando che è nata leggendo una divertente proposta dalla cara Consuelo.
La proposta consiste nel rivisitare la terza ricetta pubblicata sul proprio blog, un occasione per fare un piccolo viaggio nel passato, con uno sguardo al futuro; nasce dal festeggiamento del terzo compleanno del blog di Valentina, alla quale dedico la ricetta perché un dolcetto per il compleanno non può mancare!
La ricetta è ovviamente dedicata anche alla seconda giudice del contest ovvero Consuelo, perché lei lo sa, è la mia zietta e gelataia preferita 😀
Si da il caso che la mia terza ricetta sia anche uno dei miei cavalli di battaglia: la crema chantilly vegan. La mia alternativa leggera, soffice e 100% vegetale alla chantilly tradizionale, così buona che da allora l’ho sempre preparata allo stesso modo. Chiunque l’abbia assaggiata, anche i più scettici verso questo tipo di cucina, mi ha poi chiesto di avere la ricetta…ed io, molto fiera, l’ho sempre divulgata con piacere.
In genere ho sempre proposto questa crema come dessert tal quale, con l’aggiunta di frutta fresca (le fragole sono la “morte” sua) e una spolverata di cacao, ma questa volta, dato che avevo ospiti nuovi a cena, ho voluto preparare qualcosa di più originale: un bel dolce al cucchiaio a strati, con biscotti croccanti e la più deliziosa frutta fresca estiva.
Il risultato? Anche questa volta ho dovuto donare la mia ricetta 😉
- Per le pesche al timo:
- 2 pesche gialle, grandi e mature
- 1 rametto di timo limone
- 1 cucchiaio di malto di riso
- 1 cucchiaio di succo di limone
- Per la composta di lamponi:
- 250g di lamponi (freschi o surgelati)
- 2 cucchiai di zucchero integrale di canna
- Per la crema chantilly vegan:
- 300 ml di latte vegetale
- 15 g di farina
- 5 g di maizena
- 30 g di malto di riso
- 1 pizzico di curcuma
- scorza di 1/2 limone
- 200 ml di panna vegetale da montare
- Per completare il dessert:
- 18 biscotti secchi (3 per porzione)
- 100ml di caffè leggero
- una manciata di lamponi interi
- un rametto di timo limone
- Iniziate con il mettere in un pentolino la farina e la maizena; scioglietele con 1 goccino di latte vegetale mescolando con una frusta per non formare grumi, formata una cremina aggiungete il restante latte, il malto, la curcuma e la scorza di limone.
- Portate a bollore mescolando continuamente, abbassate la fiamma e proseguite la cottura, sempre mescolando, per 5 minuti. Versate la crema ottenuta in una ciotola e lasciatela raffreddare.
- Preparate ora le pesche: sbucciatele, tagliatele a dadini, mettetele in un pentolino con il malto, il succo di limone, e le foglie del timo limone.
- Cuocete le pesche a fiamma bassa mescolando ogni tanto, fino a che si ammorbidiscono, senza perdere consistenza (circa 15 minuti).
- In un’altro pentolino mettete i lamponi, ben lavati, e lo zucchero di canna, lasciate cuocere anche questi a fiamma moderata; al contrario delle pesche, dovranno diventare completamente disfatti. Per ottenere una composta più liscia frullate i lamponi cotti con un frullatore ad immersione.
- Mettete da parte a raffreddare le pesche al timo e la composta di lamponi.
- Montate la panna vegetale con una planetaria o delle fruste elettriche, fino a che diventa bella gonfia e ferma.
- Riprendete la crema preparata precedentemente, ormai raffreddata, e unitevi una cucchiaiata di panna. Mescolate bene con una spatola per ammorbidire la crema.
- Incorporate la restante panna nella crema mescolando dal basso verso l’alto per far incorporare aria e non smontare la panna; solo così otterrete così una chantilly sofficissima!
- Siete finalmente pronti per comporre il dolce: preparate i bicchierini in cui andrete a servirlo, sbriciolate sul fondo un biscotto e bagnatelo leggermente con il caffè.
- Aggiungete una cucchiaiata di pesche al timo e coprite con crema chantilly.
- Fate ancora uno strato di biscotti sbriciolati bagnati col caffè, uno di pesche e uno di crema, finite con la composta di lamponi e decorate a piacere con ciuffi di crema chantilly, lamponi freschi e foglioline di timo limone.
- Fate riposare in frigorifero almeno 3 ore prima di servire.